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Immagine del redattoreEdward

Assassin's Creed Valhalla: nella Fine, il Principio.

Aggiornamento: 14 gen 2021

Come largamente anticipato negli scorsi mesi, l'attesissimo "Assassin's Creed: Valhalla" va a chiudere diverse trame lasciate in sospeso nel corso degli anni, spalancando al contempo tantissime nuove possibilità per il futuro della serie. Ma quali conseguenze potranno avere gli eventi del finale del gioco? Scopriamolo assieme, azzardando qualche ipotesi su dove la serie potrebbe puntare!

 

Il finale di Valhalla

 
Yggdrasil, l'Albero della Vita

Nel tentativo di salvare la Terra, Layla si reca in Norvegia, presso il sito Isu "Yggdrasil", un'enorme macchina creata dai membri della Prima Civilizzazione il cui funzionamento ricorda molto quello di un Animus. In un'imprevista svolta degli eventi, Layla viene intrappolata nella macchina, ritrovandosi faccia a faccia con Basim (o quantomeno la sua "coscienza") imprigionato nella stessa da diversi secoli , dopo essere stato sconfitto da Eivor e Sigurd. All'interno della simulazione, Layla scopre che il surriscaldamento globale e i catastrofici eventi che stavano colpendo la Terra erano di fatto causati dallo stesso Basim, tramite Yggdrasil ("l'Albero" andava, di fatto, a surriscaldare lo "Scudo" attivato da Desmond nel 2012). Nel tentativo di fermare l'imminente Catastrofe, Layla ricalibra la Macchina, mettendo in salvo il pianeta ma, allo stesso tempo, consentendo a Basim di liberarsi da essa.

Una strada verso il Futuro... o verso il Passato?

A quel punto, però, Layla si ritrova faccia a faccia con una misteriosa figura, "l'Interprete dei Calcoli", un'entità che abita il Grigio, il cui scopo è quello di analizzare e studiare ogni possibile realtà calcolata da Yggdrasil, al fine di prevenire la vera Catastrofe, la stessa da cui Layla era stata messa in guardia dai messaggi presenti nelle Cripte Isu che aveva visitato nei panni di Bayek (in "Assassin's Creed: Origins"). L'Interprete svela di aver lavorato duramente per riuscire a condurre Layla lì, in quel preciso momento, con lo scopo di poterle fornire una soluzione per prevenire l'apparente inevitabile fine del Mondo. Resasi conto dell'impossibilità di lasciare la Macchina (Basim le ha nel frattempo sottratto la Staffa di Ermete, unico modo che aveva per sopravvivere alle radiazioni emesse da Yggdrasil), Layla decide di rimanere all'interno della stessa, aiutando l'Interprete (che altri non è che Desmond Miles, o quantomeno la sua coscienza, ritrovatasi nel Grigio dopo gli eventi del finale di "Assassin's Creed 3") nel suo difficile compito, fornendogli allo stesso tempo nuovi spunti di analisi: perché limitarsi a leggere i possibili futuri, quando si potrebbero anche leggere ed interpretare dei possibili passati "alternativi"? Cosa sarebbe successo se nel 2012 Desmond non si fosse sacrificato? In che modo l'umanità avrebbe reagito alla distruzione causata dalla Catastrofe?


Basim recupera il Bastone di Ermete

Nel frattempo, Basim (che altri non è che l'Isu Loki, rinato in spoglie mortali in maniera analoga al suo odiato nemico Havi, Odino, rinato invece nel corpo di Eivor) riesce a fuggire dalla simulazione di Yggdrasil, recuperando le forze e sopravvivendo alle radiazioni della Macchina grazie all'uso della Staffa di Ermete, all'interno della quale vi è la coscienza di Aletheia (la guida di Layla in "Assassin's Creed: Odyssey"), sua antica amante. Riuniti, i due si preparano dunque a fuggire dalla Cripta Isu, pronti a scoprire cosa il "mondo nuovo" che li aspetta abbia in serbo per loro.


La scena successiva ci riporta in Nord America, dove scopriamo che Shaun ha riportato Basim nella capanna situata presso la tomba di Eivor. L'Occulto si dice desideroso di incontrare l'attuale Mentore della Confraternita, allo scopo di pianificare le prossime mosse contro i Templari. A quel punto tuttavia, Basim raggiunge la Tomba di Eivor, affermando di essere intenzionato a rivivere (e rubare) i ricordi del suo antico nemico, allo scopo di dedicarsi, successivamente, alla ricerca dei suoi "figli".

 

Il gioco ci mette a quel punto alla guida di Basim, nuovo apparente protagonista delle sequenze del Presente, libero di rivivere i ricordi di Eivor grazie all'Animus di Layla. Gli scenari che si aprono a questo punto sono molteplici, così come le domande che sorgono: quale scopo ha Basim? Possiamo considerarlo "buono"? O dobbiamo ritenerlo "cattivo", una nuova minaccia per l'umanità? E che ne sarà di Layla? Quali "futuri" vedrà? O forse, quali "passati" visiterà?

 

Verso un nuovo mondo

 

Come svelato nel corso del gioco, Basim altri non è che la reincarnazione dell'Isu Loki, scampato alla Catastrofe di Toba tramite l'utilizzo di una tecnologia similare a quella usata da Giunone per salvare l'amato Aita. Grazie ad essa, Loki è stato in grado di rinascere, millenni dopo, nei panni di un umano - l'Occulto Basim.

In base a quanto mostrato durante le sequenze ad Asgard, Loki prova un profondo odio nei confronti di Havi/Odino, in quanto questi è intenzionato a prevenire la propria morte, previstagli dalle "Moire", che avverrà proprio per mano del figlio di Loki, il lupo Fenrir. Quanto mostrato nelle sequenze oniriche di Valhalla altri non è che una rivisitazione in chiave mitologica degli eventi che hanno coinvolto gli Isu: tramite i Calcoli, Havi scoprì di essere destinato a perire per mano del figlio Loki a ridosso dell'imminente Catastrofe di Toba, e si prodigò in tutti i modi di scongiurare ciò, studiando da un lato un modo per imprigionare Fenrir, e dall'altro di salvaguardare le vite sue e dei suoi alleati. Per fare ciò, l'Isu finì col sottrarre una delle tecnologie create dalla "Triade" composta da Giunone, Minerva e Giove, la medesima che verrà poi utilizzata per salvare la coscienza di Aita, dando origine alla stirpe dei Saggi. Per fare ciò, in maniera analoga alle vicende mitologiche, Havi dovette sacrificare una "parte di sé", uno dei suoi occhi, per consentire alla "tecnologia" (il suo effettivo nome non ci è noto, in quanto viene indicato come "Idromele") di funzionare in maniera efficace. Riuscito nel suo intento, l'Isu procedette verso un nuovo inganno: con l'aiuto del fedele amico Tyr, Odino riuscì ad incatenare Fenrir, nella speranza di ritardare il suo fato. L'operazione comportò tuttavia un costo molto elevato: il braccio di Tyr, e l'odio smisurato di Loki nei confronti di Havi.

Il video "La Verità Occulta", che ci mostra come Havi abbia salvato le anime di sé stesso e i suoi compagni dalla Catastrofe di Toba


Sin dal principio, le azioni di Basim sono state guidate dalla volontà di ottenere vendetta verso il suo antico nemico, che egli credeva si fosse "reincarnato" nel guerriero Sigurd: l'Occulto guidò lo Jarl attraverso l'Inghilterra, allo scopo di risvegliare l'anima sopita all'interno del guerriero vichingo, ignaro che l'odiato Havi era invece rinato nel corpo della sorella, Eivor Varinsdottir.


La sconfitta subita per mano dei due fratelli, e il suo conseguente imprigionamento all'interno di Yggdrasil, costrinsero Basim ad un lunghissimo esilio, conclusosi solo grazie all'inconsapevole intervento di Layla, guidata (ed ingannata) da Aletheia e lo stesso Basim/Loki. Ormai libero dalla sua prigionia, dalla quale è emerso vittorioso rispetto al suo odiato nemico, quali saranno ora i piani di Basim per l'umanità? Quali saranno i suoi obiettivi? Possiamo annoverarlo tra i "buoni", o dobbiamo ritenerlo una minaccia al pari di quella rappresentata da Giunone?


Procediamo con ordine.


Rivolgendosi a Shaun e Rebecca, Basim si dice intenzionato ad incontrare William Miles, allo scopo di discutere e pianificare la prossima mossa della Confraternita contro i Templari. Essendo egli, di fatto, un Occulto, verrebbe lecito pensare che il suo scopo, avendo infine compiuto la sua vendetta nei confronti di Odino, sia quello di proseguire la lotta contro l'Ordine.


Ma sarà davvero così?


All'interno dello studio di Hytham, una volta terminato il gioco, potremo trovare una lettera proveniente dall'allora Mentore della Confraternita, Rayham, nella quale lo stesso afferma che, negli ultimi tempi, la fedeltà di Basim al Credo risultò essere quasi "subordinata" a quella che venne definita una sua "ossessione personale" (la vendetta nei confronti di Havi). In base a quanto mostrato nel finale del fumetto preludio "Song of Glory", pare che Basim iniziò a pianificare le proprie mosse dopo la scoperta che un norreno dotato di una strana cicatrice sul collo (Sigurd) era riuscito ad uccidere un membro della Confraternita. Al momento, non ci è dato sapere se il "risveglio" della coscienza di Loki abbia portato o meno ad una perdita totale della fedeltà alla causa, e possiamo solo ipotizzare se l'Occulto sia effettivamente intenzionato a combattere i Templari, o se anche questa sua richiesta sia in realtà legata ad un suo piano più grande ed oscuro.


Hel, Illustrazione di Johannes Gehrts

Di fronte alla tomba di Eivor/Havi, Basim afferma di essere intenzionato a "rubare" i suoi ricordi, per poi dedicarsi alla "ricerca dei suoi figli". Dalle visioni di Asgard abbiamo avuto modo di "conoscere" uno di essi, Fenrir, lì rappresentato come un colossale lupo, che venne imprigionato proprio da Odino, il quale sarà comunque poi ucciso dal figlio di Loki nel corso del Ragnarok (in base a quanto raccontato nel mito). Nella mitologia norrena, il dio degli inganni e la gigantessa Angrboða (che altri non è che la Isu Aletheia) ebbero tre figli: Fenrir il lupo, Miðgarðsormr (anche noto come Jormungand) il "Serpente del mondo" e Hela, la sovrana del regno dei morti.


Al momento del finale di Valhalla, non abbiamo alcuna informazione in merito al destino dei tre, né quali fossero le effettive forme di Fenrir e di Jormungand. Loki ed Aletheia sono stati in grado di trasferire la coscienza di quest'ultima all'interno della Staffa di Ermete, e a far reincarnare il dio dell'inganno grazie al medesimo sistema utilizzato da Havi: che ne è stato dunque dei loro tre figli? Sono scampati anche loro in qualche modo alla Catastrofe di Toba? E, in tal caso, in che modo? Come hanno fatto Loki e Aletheia a far sopravvivere i due? Ma soprattutto, dove si trovano, ora?


Appare evidente che nei prossimi capitoli lo scopo di Basim/Loki, sia questi considerabile "buono" o "cattivo", sarà per l'appunto il "salvataggio" dei propri figli, per poter riunire l'intera famiglia (anche la liberazione di Aletheia dalla Staffa, a questo punto, sarà una delle priorità dell'Isu). Se la stessa rappresenterà una minaccia o meno per l'umanità, purtroppo, non ci è ancora dato saperlo, seppure sarebbe lecito aspettarsi un qualcosa di diverso rispetto a quanto già fatto con Giunone, anche visto il modo in cui le sue vicende sono state trasferite in altri media. Riproporre nuovamente la figura dell'Isu malvagio suonerebbe ridondante, e potrebbe comportare - nuovamente - delle vicende troppo difficili da gestire all'interno dei futuri capitoli videoludici.

 

Tra passato e futuro

 

All'interno di Yggdrasil, Layla propone un interessante suggerimento all'Interprete: perché limitarsi a studiare e ad analizzare i possibili futuri? Perché non provare invece a cambiare punto di vista, a guardare "altrove"? Cosa sarebbe successo se Desmond non si fosse sacrificato? In che modo avrebbe reagito, l'umanità?


Il piano appare abbastanza chiaro: analizzando ogni possibile futuro (o in questo caso passato) l'Interprete spera di trovare una soluzione all'imminente nuova Catastrofe, così da poter comunicare agli Assassini (o a chi per loro) il modo per evitare e scongiurare una volta per tutte la fine del mondo. Dal punto di vista videoludico, questa nuova ramificazione potrebbe aprire la strada ad uno scenario a lungo atteso: un remake del primo capitolo.


Un "nuovo" Altaïr nel futuro della serie?

Nel corso degli anni, Ubisoft ha riproposto in diverse forme la quasi totalità dei capitoli della serie, sotto-forma di versioni rimasterizzate e rinnovate, eccezion fatta per il capostipite, un capitolo oggettivamente (o meglio, ludicamente) acerbo sotto diversi punti di vista (come riconosciuto dagli stessi autori, per via di una serie di difficoltà durante le fasi di sviluppo): le famigerate bandierine, la ripetitività degli obiettivi ed un mondo molto più limitato rispetto a quelli che erano gli obiettivi iniziali fanno di "Assassin's Creed" un gioco difficilmente riproponibile sul mercato odierno come semplice "remastered".


Ecco quindi che il suggerimento di Layla giunge in soccorso: cosa sarebbe accaduto se Desmond avesse agito in maniera diversa durante la sua prigionia presso l'Abstergo? Cosa avrebbe potuto scoprire in più? Cosa avrebbe comportato ciò per il futuro dell'umanità? Sappiamo bene che, vista la limitatezza delle sezioni del Presente del primo capitolo, vi sarebbe poco "spazio di manovra" per mostrare grosse ripercussioni all'interno dello stesso, ed è difficile pensare che Ubisoft possa dare il via ad un secondo filone parallelo in cui si esplorino una serie di "passati alternativi" che ripercorrano i vari episodi della "Saga di Desmond". Ciononostante, la possibilità appare comunque troppo ghiotta e favorevole affinché Ubisoft non la sfrutti.


Proviamo un attimo a fantasticare cosa questo remake potrebbe offrire: sarebbe innanzitutto doveroso includere tutte le vicende legate ad Altaïr ed esplorate nei capitoli "paralleli" usciti su console portatili ("Assassin's Creed: Bloodlines" e "Assassin's Creed: Altaïr's Chronicles") e nei romanzi della serie ("La Crociata Segreta"). Sarebbe poi doveroso mantenere intatta la gestione dell'equipaggiamento così come strutturata nel capitolo originale, ovverosia legata ai progressi compiuti dall'Assassino nel corso della sua missione. Verrebbe indubbiamente a mancare quell'aspetto "ruolistico" che ha caratterizzato gli ultimi capitoli, ma si potrebbe ovviare a ciò consentendo di equipaggiare diverse tipologie di spade, pugnali e quant'altro. Cosa dire poi delle famigerate attività secondarie, e del "Regno"? Come da intenzioni originali del team, il Regno potrebbe presentare diverse attività secondarie, legate alla caccia e alla pesca (Patrice Désilets aveva difatti previsto queste possibilità, poi scartate per via della mancanza di tempo) così come una serie di "eventi storia" similari a quelli visti in "Assassin's Creed: Valhalla". Le indagini del protagonista potrebbero prendere pesantemente spunto dalla gestione dell'Ordine e della Setta introdotti in "Assassin's Creed: Odyssey", che a loro volta riprendevano molto la gestione del primo capitolo: grazie ad indizi e informazioni, il giocatore potrebbe capire in che modo attaccare il proprio bersaglio, in che momento della giornata sarebbe più vulnerabile e, soprattutto, pianificare un attacco totalmente a sorpresa rimanendo completamente nell'ombra.

 

Per quanto incerto e ricco di possibilità, il futuro della serie appare giustamente ancora molto lontano: "Assassin's Creed: Valhalla" si espanderà notevolmente nel corso del 2021, con due corposi DLC che andranno ad aggiungere nuove aree e soprattutto tanti nuovi spunti narrativi. Per sapere cosa Ubisoft abbia in serbo per i giocatori in merito ai futuri capitoli ci toccherà attendere diversi mesi: chissà se, nel frattempo, le espansioni porteranno avanti la storia del Presente così come accaduto in Odyssey...

Valhalla ha ancora tantissime cose da raccontare.
 

Il primo DLC di "Assassin's Creed: Valhalla" uscirà nel corso della primavera del 2021.

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