Nel mondo “digitale”, legato a film, serie TV e videogiochi, sono pochi i brand che possono vantare un Universo Espanso (UE) vasto e variegato come quello di Assassin’s Creed. L’opera di casa Ubisoft infatti è caratterizzata da una transmedialità incredibile che spazia dai videogiochi sino a film, audiolibri e libri; tuttavia, il mondo dove la maggior parte degli eventi hanno luogo è quello dei fumetti (nel caso in cui fosse la prima volta che vi avvicinate a tale materia ecco un link con il nostro Vademecum dei Fumetti).
Difatti l’ambito cartaceo, e a colori, di Assassin’s Creed non è solo ricco di scenari che espandono ciò che è stato visto e vissuto all’interno del videogioco, ma in taluni casi prende a due mani la Lore per creare contenuti del tutto originali. Il percorso e l’esperimento che ha condotto Assassin’s Creed a ricoprire il ruolo di uno dei brand più impegnati per quanto riguarda trama ed UE è stato lungo e faticoso, ma ha decisamente ripagato l’impegno preso grazie alla formazione di una fan-base incredibilmente vasta e dedita a creare una propria forma.
Tuttavia, come per ogni esperimento, nel tempo non tutto è andato sempre liscio ed alcuni problemi hanno iniziato a presentarsi. È il caso della famosa serie a fumetti pubblicata dalla casa editrice francese Les Deux Royaumes, ormai nota al mondo italiano con il nome di “Ciclo Francese” (da ora in poi CF). La serie viene consegnata al pubblico a partire dall’11 novembre 2009, pochi giorni prima dell’uscita di quello che sarà considerato successivamente come il videogioco che ha dato inizio alla primavera (e da un certo punto di vista autunno) di Assassin’s Creed: stiamo parlando di AC2 e del fantomatico Ezio Auditore da Firenze.
La serie è divisa in 6 volumi differenti contenuti in due Cicli, quello di Desmond e quello di Hawk: entrambi verranno pubblicati in Italia, in diverse edizioni, a partire dal 22 dicembre 2011, poco tempo dopo l’uscita di Assassin’s Creed Revelations.
I problemi, per la serie a fumetti, iniziano proprio qui, all’alba della storia cartacea di Assassin’s Creed: perché sì, il CF rappresenta il primo esperimento di Ubisoft per quanto riguarda la transmedialità (escluso il contenuto della Collector’s Edition del primo AC). Questo accade proprio con il primo volume a causa di un’incongruenza nella trama che va a scontrarsi in tutto e per tutto con il finale del primo Assassin’s Creed, Clay Kaczmarek è infatti sopravvissuto all’Abstergo.
Se tuttavia questo inizialmente viene fatto passare in sordina, perché dopotutto il brand era nuovo e mai ci si sarebbe aspettati un’espansione della trama tale da poterla poi definire Lore vera e propria, il tutto inizia a sembrare più problematico qualche anno dopo. Se oggi Ubisoft merita quindi elogi e congratulazioni per ciò che nel tempo è riuscita a creare con Assassin’s Creed, allo stesso tempo non può essere risparmiata da una critica dovuta alla sua poca determinazione, se non paura addirittura, nell’agire su questo problema.
Le domande iniziano quindi ad accumularsi: cosa è vero di questa storia? Clay è davvero sopravvissuto o i fumetti non ricoprono poi questa grande importanza nel mondo di AC?
Per la prima volta nel mondo di Altaïr si presentava la parola che da quel momento in avanti avrebbe dominato la Lore di Assassin’s Creed.
Cos'è CANONICO?
I problemi iniziano così a presentarsi, uno dietro l’altro. Perché se inizialmente da una parte i fan consideravano il fumetto completamente non canonico, dall’altra Ubisoft lanciava segnali contrastanti.
Il 10 agosto 2011 viene pubblicato dai canali ufficiali di Ubisoft il video “Assassin’s Creed Universe” che, al suo interno, riporta uno scorcio del protagonista del Ciclo di Desmond, Aquilus.
Poco tempo dopo, lo stesso personaggio fa la propria comparsa all’interno della prima Enciclopedia di Assassin’s Creed.
Il punto di vista dei fan quindi cambia ancora una volta. Il fumetto non è più interamente non canonico, ma solo la parte nel Passato va considerata come valida: antenati, eventi trascorsi e Frutti dell’Eden come Ankh e Bastone dell’Eden fanno così del tutto parte dell’universo di Assassin’s Creed.
Tuttavia, come detto in precedenza, la fan-base del brand di punta di Ubisoft è tutto fuorché passiva: i più appassionati iniziano quindi a non accontentarsi di un’assunzione e iniziano a scambiarsi pareri ed a mostrare un certo, a questo punto giustificato, disappunto. Il rumore inizia ad essere consistente e a rispondere è proprio Ubisoft stessa.
In un tweet del 18 febbraio 2016, l’account ufficiale di Assassin’s Creed afferma che il CF non ha alcuna validità e che, quindi, non va considerato come canonico nella sua interezza.
Lo stesso viene poi confermato il 18 luglio 2017 dall’account Twitter di una delle persone di maggior caratura all’interno del brand e di Ubisoft, Azaïzia Aymar, l’attuale Transmedia and Business Development Director della software house.
Il tutto sembra quindi essersi risolto senonché tre mesi dopo, il 12 ottobre 2017, è lo stesso Aymar che, rispondendo nuovamente ad una domanda dei fan, cambia versione dei fatti:
“Il Presente non è canon. La trama del Passato non è canon, alcuni personaggi verranno citati ed utilizzati nella Lore. Quindi non fateci troppo affidamento.”
Sempre sotto lo stesso tweet, Aymar conferma poi quanto detto da un utente:
“In altre parole Aquilus era un antenato di Desmond, l’Ankh e il Bastone dell’Eden (quello specificatamente mostrato nel fumetto, n.d.r.) potrebbero esistere, ma gli eventi nei fumetti non sono accaduti.”
Lo stesso viene poi ancora confermato da un utente della Wikia inglese che riporta un riassunto di uno scambio di mail con Aymar (senza però screen o prove):
“I personaggi sono assolutamente canon ma gli eventi raccontati non lo sono. Quando si parlerà di questi personaggi Ubisoft non per forza farà riferimento a quanto accaduto in questi fumetti.”
La questione si sposta quindi su un altro livello ancora e il problema diventa più fumoso dato che non c’è una vera e propria distinzione tra cosa è canonico o no. I personaggi vengono sì considerati validi, ma verrebbe anche da chiedersi a quali Aymar si riferisca, se solo Aquilus e Accipiter oppure anche i membri del Liberalis Circulum (Circulus nel latino corretto). Inoltre, fino a che punto tali individui sarebbero canonici? Solo come personaggi esistiti oppure anche come carattere e legami sentimentali?
Prima di tirare le somme è necessario però dire che da eventi e prodotti più recenti sono state pervenute ulteriori stranezze. In particolare, l’ultima enciclopedia uscita nel 2020, “Assassin's Creed: The Essential Guide”, non riporta alcuna informazione legata ad Aquilus e all’Ankh dell’Eden mettendo ancora in ombra quanto di “certo” era stato affermato in precedenza.
La faccenda è quindi ben più complicata di quello che sembri essendo un miscuglio continuo di opposti e contrari. Il fatto che poi sia mancata, e manchi tutt’ora, una risposta ufficiale e decisa di Ubisoft non fa che rendere il tutto più vago. Un valido indicatore di tale incertezza è che la stessa Wikia inglese, da anni ormai una delle poche fonti valide ed aggiornate, si ritrova a dover indicare in talune pagine la propria perplessità e a dichiarare che le informazioni riportate potrebbero essere non del tutto canoniche.
Volendo poi mettere il dito nella piaga, un’altra testimonianza separata da questo discorso, ma che allo stesso tempo va a braccetto con tale mancanza di chiarezza, è la relativamente recente dichiarazione di Melissa MacCoubrey, Narrative Director di Assassin’s Creed Odyssey, secondo la quale manchi un vero e proprio “Lore Master”, ovvero una figura il cui compito sia quello di vigilare e controllare che la Lore della saga non collassi su sé stessa. La questione, insomma, è davvero spinosa e sembra che, come da qualche anno, saremo noi della fan-base a dover trovare delle risposte degne alle nostre domande.
Conclusione
Non troverete né qui, né da altre parti, una risposta decisa e valida al 100%. Tuttavia, ciò che forse al momento riteniamo essere la soluzione più facile e conveniente, è quello di affidarsi alle ultime parole di Aymar. Ovvero considerare che i personaggi di maggior spicco del CF, come Aquilus, Accipiter e Vultur (con annesso Liberalis Circulum) siano realmente esistiti ma che gli eventi di tal fumetto non siano mai accaduti, aspettandosi, magari in futuro, che una nuova storia ad essi collegata venga realizzata. Per quanto riguarda invece i Frutti dell’Eden: mentre i Bastoni dell’Eden sono stati già dimostrati come esistenti (e quindi per uno in più o uno in meno è possibile forse chiudere un occhio), per l’Ankh il discorso si fa leggermente più complesso. Come confermato da Aymar tale manufatto potrebbe esistere, ma non si ha la certezza di ciò: la soluzione migliore parrebbe quindi quella di non considerarla come reale e semplicemente ignorarla aspettando, anche qui, che ricompaia in futuro in qualche nuova storia. Tutto questo per il semplice fatto che di tale Frutto dell’Eden si sappia davvero poco e che quindi, in mancanza di informazioni utili, sia meglio non introdurre nel canon un qualcosa che rimarrebbe niente di più che una voce in un’enciclopedia.
Sicuramente il Ciclo Francese rimarrà per molto tempo, se non per sempre, una macchia nell’Universo Espanso di Assassin’s Creed che non per questo però finirà di essere incredibile, meraviglioso e perlopiù coerente. Ad ogni nuovo capitolo o fumetto la fan-base continuerà sempre a ricercare chiarezza nella Lore ed in ogni cosa collegata ad essa ma lo farà per puro affetto nei confronti di una saga che è entrata nelle nostre vite di videogiocatori e che, per noi, rimarrà sempre lì, nel bene o nel male.
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