La Croce Nera

Assassini e Templari. Due organizzazioni che nel tempo si sono evolute enormemente, entrambe partite dall’anonimato e dall’ignoto per poi acquisire una facciata pubblica e, infine, tornare nell’ombra: chi rafforzata, chi indebolita. Sopravvissute nel tempo grazie ad un organigramma ben specifico, entrambe infatti si compongono, o si sono composte, di figure più o meno autoritarie, talune più importanti, altre meno: il Generale della Croce da una parte e il Mentore dall’altra, Maestri Templari e Maestri Assassini.

Certo, le differenze non mancano, i Templari sembrano possedere qualche “organo” in più, di fatti siamo a conoscenza dei Guardiani e del fatidico Inner Sanctum, uno degli apici della piramide crociata. Nonostante il potere che sono in grado di esercitare però, rimangono un tassello con compiti simili ai Maestri Templari o Maestri Assassini, solo con un maggior potere decisionale.

Una vera differenza di cui forse possiamo tenere conto però c’è: la Croce Nera (traduzione letterale dall’inglese Black Cross). Se infatti nei vari Assassin’s Creed ci può essere capitato di scontrarci o di dover porre fine alla vita di un traditore, non ci è mai stata presentata una divisione apposita della Confraternita per questi casi.

Sebbene quindi i due ordini si somiglino, qui potremmo avere una vera spaccatura.

La Croce Nera, sebbene sia un termine utilizzato al singolare, rappresenta una vera e propria branca dei Templari, è infatti un gruppo del quale possono far parte più individui. Tuttavia non siamo a conoscenza del preciso momento in cui più persone potevano fregiarsi allo stesso momento di tale titolo. Gli unici momenti in cui è possibile vedere in azione una Croce Nera si collocano dal 1800 in poi. Scompariranno poi qualche anno prima della Seconda Guerra Mondiale, per poi ritornare con la figura di Juhani Otso Berg, membro dell’Inner Sanctum, che sfrutterà il nome di Croce Nera per riportare l’ordine ed eliminare la corruzione fra i Templari.

Ma cos’è una Croce Nera? Qual è il suo scopo? Come gli Inquisitori dei tempi di Salem, il loro compito risiede nello stanare e giustiziare coloro che si sono allontanati dal cammino templare, anteponendo i propri scopi a quelli scelti da coloro che vivono nel segno del Padre della Comprensione. Stiamo quindi parlando di un vero e proprio corpo punitivo. Possiamo sicuramente affermare che la Croce Nera sia l’incarnazione del pragmatismo templare.

Chiediamoci ora qualcosa di più. La Croce Nera è un puro oggetto nelle mani di chi tira le fila? Proviamo a fare un’analisi un po’ insolita, partendo dal lato opposto e chiedendoci: sarebbe potuto esistere un corrispettivo della Croce Nera per gli Assassini?

Come ho detto prima, agli Assassini manca del tutto una figura simile, vuoi per mancanza di fonti, vuoi per motivi di ideali. La risposta che ho deciso di darmi purtroppo ricade sempre nel campo semantico del forse, del chissà, di quel fatidico “nì” che il più delle volte esce fuori quando si ha a che fare con la filosofia e le domande alle quali ci chiede di rispondere. Chiariamo quindi del perché di questo “nì”.

L’esempio più lampante di Assassino che ha deciso di attivarsi in tal senso risulta essere Pierre Bellec, proveniente da, guardate un po’, quel bistrattato di un AC Unity.

Data l’intenzione del Mentore Mirabeau di instaurare un periodo di pace con i Templari, Bellec sente necessario tradirlo ed ucciderlo. Possiamo quindi pensare a Bellec come ad un’autoproclamatasi Croce Nera degli Assassini? La faccenda risulta davvero spinosa, le variabili in gioco infatti sono davvero tante e purtroppo non si fermano al dover trattare di Bellec, ma addirittura alla Croce Nera Templare. Cerco di spiegarmi.

La decisione di Mirabeau non fece storcere il naso solo a Bellec, ma anche ad altri membri del Consiglio degli Assassini: questo volge a favore della somiglianza Bellec/Croce Nera.

Tuttavia ciò che il Mentore Parigino tentò di proporre non fu una bestialità, ma un periodo di minor tensione tra Assassini e Templari, tanto che lo stesso De La Serre fu in procinto di accettare: dal punto di vista umano una cosa ragionevole e sensata in un periodo come il fine ‘700.

Ergo il pragmatismo di Bellec verso il proprio Credo risulta essere agli antipodi con la decisione più che umana di evitare di affondare nel caos più totale, e ricordiamoci che sia gli Assassini che i Templari perseguono un obiettivo a favore dell’umanità.

Questo quindi ci porta a poter mettere in dubbio la stessa Croce Nera: come già detto questo ruolo ha il compito di eliminare coloro che si allontanano dal cammino templare, ma chi ha il diritto di definire i limiti di questo sentiero? A rigor di logica, dato che anche altri Templari di conto non vedevano di buon occhio le idee di De La Serre, se ci fosse stata una Croce Nera al tempo sarebbe di certo finito nelle sue mire.

Di conseguenza forse potremmo dire di aver dimostrato che la Croce Nera non è altro che un oggetto cangiante, che quindi vede mutare il proprio compito in base alle decisioni dei molti. Senza volerlo però non abbiamo solo verificato questo, ma siamo andati oltre: se esistesse una Croce Nera anche per gli Assassini, questa non sarebbe che un altro tassello che andrebbe a far somigliare l’organigramma delle due organizzazioni.