La lunga storia della serie "Assassin's Creed" ha inizio nell'ormai lontano 2004, quando il team di Ubisoft Montreal iniziò a lavorare su quello che avrebbe dovuto essere il primo capitolo per console di nuova generazione (all'epoca Xbox 360 e PS3) della serie "Prince of Persia". Molte cose cambiarono nel corso dello sviluppo, che portò - per l'appunto - alla nascita di un prodotto totalmente inedito e slegato dalle vicende del Principe di Persia.
In origine, avremmo dovuto vestire i panni della guardia del corpo di un giovane Principe di Persia.
Quando il primo capitolo vide infine la luce, le cose all'interno di Ubisoft cambiarono drasticamente. Il successo del gioco - parzialmente inaspettato - portò ad uno stravolgimento di quelli che erano i piani originari concepiti dal team di sviluppo - team che, con l'uscita del gioco, finì con lo sfaldarsi per diverse ragioni. Il progetto - qualcosa di totalmente inedito per l'epoca, sia per giocabilità che per lo sviluppo vero e proprio - aveva radunato diversi professionisti del settore videoludico, alcuni dei quali vennero proprio "lanciati" grazie alla collaborazione con lo studio di Montreal.
Nicolas Cantin rivestì il ruolo di art director del progetto originale, collaborando a stretto contatto con Patrice Désilets, creative director non solo del primo Assassin's Creed ma, sostanzialmente, di quella che sarebbe poi divenuta la serie che conosciamo ora. Fu proprio Cantin ha svelare, nel corso di una lunga intervista al portale Everyeye.it, alcuni dei retroscena che portarono alla nascita di quello che oggi conosciamo come "Assassin's Creed II" e, soprattutto, quello che avrebbe dovuto essere invece, nei piani originali del team, il "vero" seguito delle vicende di Altair.
"Il gioco ebbe successo - anche troppo. E con il successo arrivano i confini, la sorveglianza. Ubisoft cambiò integralmente i supervisori del progetto, e i suggerimenti del team originale finirono inascoltati."
Le carte in tavola cambiarono rapidamente con l'inizio dei lavori al secondo capitolo della serie. Lo stesso Cantin continuò a collaborare con Ubisoft per un certo periodo, per poi andare a lavorare per Eidos Montreal. Désilets continuò invece a lavorare alla serie, seppure la sua collaborazione con Ubisoft terminò bruscamente durante lo sviluppo di "Assassin's Creed: Brotherhood".
Nei piani originali del team, Petra sarebbe stata probabilmente una delle location del secondo capitolo.
Stando a Cantin, "Assassin's Creed II" avrebbe seguito ancora una volta le vicende di Altair, che si sarebbe spostato verso est - a Cipro, per la precisione (location poi sfruttata nel titolo per PSP "Assassin's Creed: Bloodlines" uscito a ridosso del secondo capitolo), un'ambientazione marittima che, chissà, avrebbe forse introdotto una componente navale ben prima di quanto fatto con "Assassin's Creed III". Questo secondo capitolo avrebbe concluso le vicende dell'assassino persiano, mentre le vicende della serie stessa sarebbero terminate con un terzo capitolo, ambientato questa volta in Francia, nel 1307, nel bel mezzo del processo ai templari indetto dal sovrano Filippo il Bello (intenzionato a distruggere l'Ordine per porre fine agli ingenti debiti che aveva contratto con loro). Curiosamente, tale periodo storico è stato parzialmente trattato in "Assassin's Creed: Unity", capitolo che si aprì proprio con la morte al rogo di Jacques de Molay, ultimo Gran Maestro dell'Ordine dei Templari.
Difficile, a questo punto, immaginare come sarebbero potuti essere, a livello di giocabilità, questi due capitoli, ma è lecito pensare che a livello narrativo si sarebbe rimasti ai livelli del capostipite della serie, caratterizzato da riflessioni filosofiche e profonde, anche - e soprattutto - a livello di confronto tra le ideologie templari e degli assassini, un approfondimento ripreso parzialmente in "Assassin's Creed III".
Il team di Montreal studiò la possibilità di una protagonista femminile per il primo capitolo della serie
In maniera analoga a quanto accaduto con l'uscita del primo capitolo, il successo di "Assassin's Creed II" cambiò anch'esso i piani che Ubisoft aveva previsto per la serie. Il successo delle gesta di Ezio Auditore portò alla nascita di ben due seguiti dedicati alle vicende del maestro assassino italiano.
I lavori su "Assassin's Creed: Brotherhood" vennero avviati nel 2010, all'uscita del secondo capitolo della serie (il gioco venne ultimato in un solo anno di lavorazione, grazie all'utilizzo degli asset creati per "Assassin's Creed II") mentre quelli sull'episodio successivo partirono nel 2011, lo stesso anno in cui iniziarono i lavori su "Assassin's Creed Unity".
"Assassin's Creed: Revelations", in particolare, nacque dalle ceneri di un titolo originariamente concepito come uno spin-off per console portatili: "Assassin's Creed: Lost Legacy" sarebbe difatti dovuto uscire su Nintendo 3DS, come parte del parco titoli che Ubisoft aveva in programma per la console Nintendo. Il progetto tuttavia naufragò rapidamente, venendo dirottato e trasformato a tutti gli effetti in un titolo principale, che ne mantenne alcuni elementi narrativi nonché le premesse. "Lost Legacy" ci avrebbe visto indossare nuovamente i panni di Ezio Auditore da Firenze, intento ad indagare sulla vera storia dietro la nascita dell'Ordine degli Assassini, che si sarebbe intrecciata con la storia di Altair, protagonista del primo episodio. Nel gioco avremmo visitato sia Masyaf che Costantinopoli, entrambe riprese nelle vicende di "Revelations".
"Assassin's Creed: Utopia", titolo mobile che avrebbe dovuto fungere da preludio alle vicende di "Assassin's Creed III"
Nel 2012, anno che avrebbe visto l'uscita di "Assassin's Creed III" Ubisoft svelò di essere al lavoro su di un nuovo progetto dal titolo "Assassin's Creed: Utopia", gioco destinato al mercato mobile (sarebbe dovuto uscire su Android e iOS) la cui uscita era indicativamente prevista per la fine dell'anno. Seppure non vi sarebbero stati legami diretti, a livello narrativo, con le vicende di Connor Kenway, il gioco avrebbe funto da preludio al contesto storico in cui "Assassin's Creed III" sarebbe stato ambientato.
"Utopia" sarebbe stato un gioco totalmente diverso dai canoni classici della serie, offrendo un esperienza gestionale e simulativa in cui avremmo dovuto creare la nostra colonia, aiutandola a crescere e svilupparsi. Ambientato agli inizi del 17° secolo, la storia si sarebbe sviluppata in un arco di circa 150 anni, ruotando attorno alle vicende dei coloni emigrati dall'Europa, in fuga dalle persecuzioni politiche e religiose cui erano sottoposti. I giocatori avrebbero dovuto creare la loro "città coloniale utopica", affrontando nemici provenienti da altre città in una serie di battaglie asincrone. Narrativamente, "Utopia" sarebbe stato un progetto creato da Abstergo, allo scopo di esplorare le vicende accadute in tale periodo storico.
Non ci è purtroppo dato sapere cosa andò storto durante lo sviluppo del gioco: "Utopia" sparì rapidamente dai radar, lasciandoci solo qualche screenshot di gioco e dei bellissimi - ed evocativi - concept art. A differenza di "Lost Legacy", i piani per "Utopia" vennero totalmente cestinati e accantonati.
Ma se parliamo di progetti accantonati, non possiamo non menzionare quello che era - nelle origini - il piano di Ubisoft per il personaggio di Desmond Miles. A differenza di "Utopia" e "Lost Legacy", di cui abbiamo prove scritte e grafiche, ciò che riguarda Desmond non ha alcun riscontro effettivo. Nel corso di un incontro con i fan durante la fiera Metrocon 2015, l'attore Nolan North, doppiatore originale di Desmond, ebbe modo di rivelare alcune informazioni su quello che Ubisoft aveva in serbo, apparentemente, per il personaggio: stando a North, i piani originali prevedevano un arco che si sarebbe sviluppato nel corso di 6 giochi, e durante ognuno di essi Desmond avrebbe ottenuto le abilità di diversi suoi antenati grazie all'effetto Osmosi. Il ciclo sarebbe culminato con un titolo in cui Miles sarebbe di fatto divenuto l'Assassino Definitivo, in grado - addirittura - di viaggiare nel tempo.
Desmond Miles: Assassino e... viaggiatore del tempo?
Lo stesso North tuttavia (potete vedere le sue dichiarazioni in questo video) affermò che tali informazioni provenissero da una non meglio precisata "persona" addetta ai lavori, e che non era dunque in grado di confermare la totale affidabilità della cosa: i piani di Ubisoft per la serie sono cambiati più e più volte, e anche se queste informazioni corrispondessero effettivamente al vero non ci è dato sapere in che momento fossero state concepite.
Qualunque fossero i piani inizialmente ideati per le vicende di Altair e Desmond, il successo - inaspettato - della serie Ubisoft andò a stravolgere totalmente le idee del team di sviluppo che diede la luce al capostipite della serie. Le uscite annuali iniziate con "Assassin's Creed II" non rientravano sicuramente tra queste, ma - tra alti e bassi - la serie è sempre riuscita a catturare l'interesse di migliaia di videogiocatori, dando origine ad un successo su scala mondiale che, dal 2007 ad oggi, ha coinvolto film, fumetti e romanzi.
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