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Assassin's Creed Mirage: Spiegazione del Finale

Immagine del redattore: EdwardEdward

Aggiornamento: 16 set 2024

Il finale di Assassin's Creed Mirage chiude il cerchio relativo alla storia di Basim Ibn Ishaq, mostrandoci come il giovane ladruncolo che incontriamo all'inizio del gioco sia diventato il personaggio conosciuto in Assassin's Creed Valhalla. Ma cosa significa quanto avviene nelle fasi finali della storia? Facciamo un piccolo riepilogo a riguardo, spiegando i punti salienti della vicenda.

Nel corso delle vicende del gioco, l'Occulto Basim si ritrova a dare la caccia ai membri dell'Ordine degli Antichi che, dalle ombre, controllavano e manipolavano la vita di Baghdad.

Nella Cripta Isu sotto Alamut, Basim ha ritrovato sé stesso, recuperando i ricordi celati della sua vita Isu passata. Utilizzando il procedimento sviluppato da Havi/Odino (basato sugli studi di Giove e Minerva), Loki è riuscito a preservare la sua coscienza, sopravvivendo alla Catastrofe di Toba e rinascendo, millenni dopo, in Medio Oriente.

La figura di Nehal gioca un ruolo fondamentale nella vita di Basim, ed è proprio nella Cripta che l'Occulto scopre che l'amica che lo ha accompagnato per tutta la vita altri non è che un'illusione, un eco delle sue memorie passate che cercavano di riemergere: non a caso, nel corso della storia Nehal compare nei momenti più legati agli Isu e ai Frutti dell'Eden. La "fusione" tra i due, mostrata nel finale, simboleggia il ricongiungimento di Basim coi suoi ricordi sopiti.

È importante precisare che Basim è Loki, e Loki è Basim: non vi è stata nessuna sopraffazione dell'uno sull'altro, la coscienza dell'Isu non ha cancellato la personalità dell'Occulto. Ciononostante, nella scena finale viene mostrata l'aquila Ekidu graffiare Basim, in quanto ha percepito che qualcosa è cambiato in lui.

Il Djinn, invece, è una visione che ha tormentato a lungo Basim, una personificazione del trauma subito proprio nella Cripta sotto Alamut, dove Loki venne imprigionato e torturato per volere di Havi. Il suo carceriere, l'Isu Milad, era inoltre il proprietario dell'armatura che Basim recupera nella Cripta sotto l'Oasi, utilizzando i Frammenti Misteriosi.

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