Ad ormai due anni dal suo inizio, la lunga epopea della Jarl di Ravenstorpe, la guerriera vichinga Eivor Varinsdottir, giunge infine al termine, con un ultimo contenuto gratuito che va a chiudere (più o meno) le questioni rimaste in sospeso dal finale di “Assassin’s Creed: Valhalla”. Ma cosa accade in quello che è “L’Ultimo Capitolo” delle avventure di Eivor? E quali ripercussioni avrà sul futuro della serie? Scopriamolo assieme in questo nostro ultimo articolo di approfondimento dedicato a Valhalla!
Sono passati diversi anni dal finale del gioco principale: sebbene non ci venga data una cronologia precisa degli eventi, quanto mostrato nel corso della (breve) missione epilogativa la colloca (storicamente) dopo la rivalsa di re Alfred, il quale - dopo la sconfitta subita a Chippenham - riuscì a riprendere il controllo di gran parte dell’Inghilterra, siglando un accordo di pace con il condottiero Guthrum. La Eivor che ritroviamo è decisamente differente da quella vista nello scontro con Odino avvenuto all’interno della simulazione creata da Yggdrasill, al termine della quale la vichinga aveva rinnegato la coscienza dell’Isu Havi (della cui vera natura lei era comunque ancora ignara): nei primi minuti de “L’Ultimo Capitolo” la vediamo infatti intenta a dialogare proprio con lo “spirito” di Odino, ammettendo di aver ormai compreso che quelle che lei aveva ritenuto essere delle semplici visioni altri non sono che ricordi di un tempo antichissimo, cosa che la spinge a voler cercare le risposte che fino in quel momento aveva evitato.
Tenendo a mente la cronologia degli eventi, questo cambio di personalità appare abbastanza repentino, considerando che le varie espansioni e contenuti rilasciati dal 2020 ad oggi non hanno in alcun modo portato ad un’evoluzione del personaggio di Eivor, affrontando vicende totalmente inutili ai fini della macro trama del gioco (nonché della serie): l’unica evoluzione - seppur molto limitata e poco approfondita - avviene al termine de “L’Alba del Ragnarok”, terzo (nonché uno dei peggiori) DLC del gioco, nel quale la norrena inizia difatti a domandarsi se quanto lei ha avuto modo di vedere grazie alle pozioni di Valka non siano ben più che visioni provocate dagli intrugli della veggente. Il fatto che siano comunque passati anni tra “L’Ultimo Capitolo” e il finale del gioco aiuta un po’ a giustificare questa evoluzione (off-screen) della protagonista. Da notare, oltretutto, che il breve video iniziale stabilisce chiaramente la natura “canonica” del personaggio di Eivor: giocando nei panni dell’Eivor uomo (che altri non è che Havi, l’Isu il cui DNA è presente all’interno del corpo della vichinga, e che l’Animus riesce a leggere e ad utilizzare per “generare”, di fatto, la versione maschile giocabile) il dialogo che avviene con Odino ha un’impostazione decisamente differente, durante il quale l’Isu si rivolge direttamente alla guerriera vichinga (e non viceversa). Paradossalmente, questa versione risulta essere più sensata e chiara, in quanto fornisce una spiegazione più concreta all'evoluzione del personaggio di Eivor, rendendo la transizione tra il finale del gioco e l'inizio di questo epilogo molto più fluida e meno drastica.
Dopo aver preso la decisione di voler partire verso lidi lontani, al fine di scoprire la vera natura del suo essere, Eivor inizia un viaggio per congedarsi definitivamente dai suoi amici ed alleati, evento che avviene sotto gli occhi di Basim, intento a rivivere questi ultimi ricordi della vichinga tramite l’Animus, in attesa che Shaun e Rebecca ritornino in compagnia di William Miles, Mentore della Confraternita che l’Isu rinato ha chiesto di incontrare. “L’Ultimo Capitolo” contiene infatti alcune piccole sequenze nel Presente, portando avanti anche la trama legata a tale componente, della quale parleremo più avanti.
La prima visita viene fatta all’Occulto Hytham, al quale Eivor rinnova nuovamente la sua risposta di non potersi unire agli Occulti (una cosa che molti membri della community credevano ancora possibile) e dal quale si congeda, elogiandone il gran cuore. La norrena si reca successivamente a visitare Alfred, suo antico nemico, con il quale i popoli vichinghi sono ora in pace: il sovrano ha difatti ripreso il controllo delle terre inglesi, siglando una duratura pace con Guthrum (eventi parzialmente narrati nel romanzo “La Saga di Geirmund”), trattato che estende anche alla stessa Eivor - offrendole inoltre un posto all’interno dell’Ordine di cui fa parte. La Jarl rifiuta entrambe le offerte, garantendo ad Alfred che il suo clan non rappresenterà una minaccia per la tanto agognata pace raggiunta. La tappa successiva è lo stesso Guthrum, ora Aethelstan, il quale si è convertito al cristianesimo dopo la pace siglata con Alfred e che invita la stessa Eivor a seguirlo in questo suo nuovo percorso nella Fede, offerta che la norrena rifiuta.
Alfred prova a portare Eivor dalla sua parte
A questo punto il Morso di Lupo fa ritorno in Norvegia, dove - assieme al fratello Sigurd - ritrova re Harald, il quale offre ai due fratelli una nuova, delicata missione in Islanda, che viene tuttavia rifiutata da Eivor, la quale annuncia a tutti i presenti di essere pronta a salpare per un’ultima, grande avventura. La Jarl si mostra tuttavia interessata a discutere con i presenti di un argomento ben più delicato ed importante, ovverosia l'essere tutti e tre degli Isu reincarnati: tuttavia, prima che la conversazione possa entrare nel vivo, la scena si chiude con un nulla di fatto, impedendo ai giocatori di assistere a quello che sarebbe stato il momento più interessante di tutto il contenuto - una delusione pari a quella provocata dall’audio danneggiato dell’interrogatorio di Otso Berg nel portatile di Layla.
Si giunge infine al termine di questo epilogo. A Ravenstorphe, Eivor si appresta a salpare per Lunden, da dove avrà poi modo di partire verso la Vinlandia. Dopo un ultimo saluto alla veggente Valka (alla quale rivela di essersi già congedata da Randi, nonostante quest'ultima non compaia mai nel corso della missione aggiuntiva), la Jarl abbandona il suo villaggio, lanciandosi verso la sua ultima avventura, nuovamente sotto lo sguardo di Basim, il quale riesce così a dare una conclusione alla storia della condottiera norrena.
Arriva dunque il colpo di scena: all’interno della simulazione, Basim viene raggiunto proprio da William Miles, una comparsa inaspettata (soprattutto per l’Isu) che aiuta a dare un ulteriore epilogo anche alle vicende del Presente. Il Mentore domanda all’Occulto rinato quali siano i suoi veri obiettivi, timoroso che questi intenda raggiungere i propri scopi ai danni dell’umanità: la risposta che riceve risolve parzialmente i suoi dubbi, in quanto Basim ribadisce nuovamente la sua fedeltà al Credo, rassicurando dunque William, il quale ha comunque un’ultima richiesta da fargli, prima di congedarsi.
Basim rassicura William: il Credo che lo guida gli è sempre stato caro, e rimarrà fedele allo stesso
Ritorniamo dunque al Presente, fuori dall’Animus, dove Basim estrae un campione del suo DNA e inizia a sequenziarlo (come richiestogli da William) al fine di consentire agli Assassini di esplorare le sue memorie, per scoprire la sua storia e le sue motivazioni. E mentre l’Occulto attende il termine del lungo processo, grazie all'Effetto Osmosi quest'ultimo vede Eivor e Odino, ormai giunti in Vinlandia, intenti a dialogare pacificamente, con l’Isu pronto a raccontare alla norrena la verità dietro quello che lei conosce come il “Ragnarok”, la ben nota Catastrofe di Toba.
Odino: Il termine "brillamento solare" ti dice niente? Eivor: Non mi pare Odino: Mmm. Ci metterò un po' a descriverlo. Eivor: Nessun problema. Il tempo non ci manca, Supremo.
Dare una degna conclusione alle vicende di Eivor non deve essere stato facile, per il team di sviluppo. Il fatto che la norrena fosse stata seppellita in Vinlandia aveva dato vita a numerose teorie tra i fan del gioco, curiosi di scoprire cosa aveva spinto la Jarl ad abbandonare il suo popolo per raggiungere un luogo così remoto e lontano dall'Inghilterra. Il fatto, inoltre, che vi fossero ancora alcune domande lasciate in sospeso - legate soprattutto alla figura di Havi e di suo figlio Baldr, protagonista del contenuto gratuito "La Saga Dimenticata" - aveva contribuito a rendere molto alte le aspettative per questo "Ultimo Capitolo", soprattutto dopo le numerose delusioni causate dalla risibile qualità narrativa dei contenuti che hanno composto il post-lancio di Valhalla.
Il risultato è una missione conclusiva che riesce solo parzialmente nel suo intento. L'epilogo fornisce una chiusura tutto sommato molto semplice e a tratti banale della storia di Eivor, priva di particolari guizzi e, anzi, abbastanza frettolosa in certi frangenti. Il fatto che sia costituito solamente da una serie di sequenze cinematiche senza una vera e propria componente giocabile (così come l'assenza di alcuni personaggi importanti all'interno della storia principale, vedi la già citata Randvi) dimostra i limiti che hanno afflitto il team di sviluppo (viene da pensare che probabilmente ai piani alti neanche volessero procedere, con la realizzazione di questo epilogo).
La parte più interessante è rappresentata dal breve confronto tra Basim e William Miles, che risolve alcuni dei dubbi relativi alla fedeltà del personaggio al Credo e alla causa degli Assassini. Parecchio interessante è inoltre la sequenza finale al di fuori dell'Animus.
In primis, si ha la conferma di quella che sarà la (già confermata, breve) storia del Presente del prossimo "Assassin's Creed: Mirage", ovverosia la volontà degli Assassini di scoprire la storia di Basim, cosa che riusciranno a fare grazie al materiale genetico che quest'ultimo ha loro fornito.
Interessante, inoltre, la durata di questo processo di sequenziamento: 29 giorni, 3 ore e 4 minuti.
Considerando che questo epilogo sarebbe dovuto uscire il 6 dicembre, tale countdown scadrebbe il giorno 4 gennaio 2023. Si tratta di una data casuale, o quel giorno potrebbe effettivamente accadere qualcosa - ad esempio il rilascio di un nuovo trailer di Mirage?
"Assassin's Creed Valhalla" si chiude con un epilogo che non soddisfa decisamente le aspettative, ma che riesce (un po' goffamente) nell'intento di dare una conclusione alla storia di Eivor Varinsdottir. La presenza di una componente del Presente abbastanza marcata è sicuramente il fiore all'occhiello del contenuto, che comunque non fa altro che confermare alcune delle ipotesi già ventilate da tempo circa quello che sarà il contesto narrativo del prossimo capitolo, "Assassin's Creed Mirage"
Avete apprezzato l'epilogo che è stato dato alla storia di Eivor?
Decisamente si
Assolutamente no
Non del tutto
Per approfondire
Kommentare