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Assassin's Creed Valhalla: L'Assedio di Parigi [RECENSIONE]

Dopo un primo contenuto aggiuntivo non totalmente riuscito, "Assassin's Creed: Valhalla" riceve, circa 9 mesi dopo la sua uscita, il secondo, corposo DLC, "L'Assedio di Parigi", nuova espansione ambientata nel corso dello storico assedio avvenuto tra l'885 e l'886 d.C. guidato dalle forze vichinghe di Sigfred contro la fiorente città del regno Franco, controllato dall'imperatore Carlo il Grosso e dal conte Oddone.

La scostante qualità del supporto post-lancio di Valhalla (finora decisamente sottotono rispetto a quanto visto in passato) viene nuovamente messa alla prova, con quella che avrebbe dovuto originariamente essere l'espansione di chiusura del ciclo vitale dello stesso (prima dell'annuncio di un secondo anno di contenuti): com'è andata? Scopritelo con noi leggendo la nostra recensione in anteprima del DLC!

 

Francia, Mon Amour

 

Nell'anno 878 d.C., qualche mese dopo la dura sconfitta subita a Chippenham (vista nella missione finale di Valhalla), il re inglese Alfredo il Grande riuscì ad ottenere una decisiva e definitiva vittoria sulle forze norrene guidate da Guthrum, evento che cambiò drasticamente gli assetti politici e geografici dell'Inghilterra, e che vide le popolazioni vichinghe confinate nella zona occidentale dell'isola. Un avvenimento decisamente importante, che non poté non avere drammatiche ripercussioni anche su Eivor, ormai guida del Clan del Corvo... o, almeno, questo era ciò che ci si poteva aspettare.

Così come la prima espansione, "L'Assedio di Parigi" avviene in un non meglio precisato momento della storia principale, nonostante sia, cronologicamente, ambientato quasi una decina di anni dopo la stessa: nelle prime fasi vengono addirittura menzionati fugacemente personaggi il cui fato viene deciso proprio durante le vicende di Valhalla, lasciando intendere che l'Assedio (e il conseguente viaggio di Eivor) avvengano ben prima del finale. Una scelta che non sarà sicuramente esente da critiche, soprattutto vista l'importanza storica degli eventi narrati nell'espansione.

L'arrivo di due nuovi stranieri a Ravensthorpe, Toka e Pierre, spingeranno Eivor a raggiungere il regno Franco nella speranza di garantire un sereno e prosperoso futuro al proprio insediamento: la notizia dell'ascesa del sovrano Carlo il Grosso causa infatti grande preoccupazione per il Morso di Lupo, la quale teme che il re folle potrebbe un giorno decidere di muovere guerra anche all'Inghilterra e, di conseguenza, alla stessa Ravensthorpe. Una premessa abbastanza debole, che darà il via ad una serie di vicende che vedranno Eivor raggiungere la zona nord-orientale dell'attuale Francia, cercando di forgiare nuovi accordi ed alleanze che culmineranno con lo spettacolare Assedio della città di Parigi, guidato dalle forze del possente Sigfrid, zio di Toka bramoso di nuove conquiste e, soprattutto, di vendetta.

Questo secondo DLC si articola in un unico filone narrativo principale, della durata di circa una decina di ore, affiancato da numerosi nuovi luoghi da scoprire, attività secondarie e alcune nuove tipologie di missioni. Non mancano inoltre nuovi set di equipaggiamento, nuove abilità e nuove armi, tra le quali troviamo diverse spade ad una mano e falci lunghe, armi a due mani dalle movenze decisamente spettacolari.

 

Impero e Ribelli

 

Ludicamente parlando, "L'Assedio di Parigi" introduce una nuova, ampia mappa decisamente più evocativa e d'impatto rispetto all'Irlanda: le "grandi città" del regno franco, tra le quali spicca ovviamente Parigi, così come le ampie pianure, i vigneti e le coste settentrionali offrono scorci e scenari incredibili, che faranno la felicità degli appassionati del Photo Mode. A farla da padrona è ovviamente Parigi, la quale si sviluppa sia in altezza che in profondità: una fitta rete di cunicoli sotterranei, difatti, attraversa gran parte della città, ricchi di misteri e tesori da scoprire.

Tra le novità principali troviamo le Missioni dei Ribelli, una nuova tipologia di attività secondarie che riprendono parzialmente quanto visto con i Favori Reali della prima espansione: si tratta di missioni sostanzialmente infinite, avviabili tramite alcune postazioni sparse per la mappa, che prevedono l'eliminazione di certi bersagli, il recupero di alcuni oggetti o la distruzione di convogli. Particolarmente interessante è il fatto che potremo essere affiancati, in queste missioni, da un gruppetto di Ribelli, dei soldati franchi che si oppongono al regno di Carlo e che per tale motivo richiederanno l'aiuto di Eivor per portare avanti i loro obiettivi. Potremo scegliere tra due distinte tipologie di supporto: il supporto a distanza (arcieri) o il supporto corpo a corpo (soldati). Inizialmente, questi ribelli saranno decisamente scarsi e privi di equipaggiamento, ma completando le varie missioni otterremo degli speciali gettoni che potremo spendere per potenziarli, aumentando ad esempio il numero di compagni che verranno in nostro soccorso, migliorando la qualità dei loro armamentari o ottenendo alcuni potenziamenti per Eivor. I gettoni potranno essere anche spesi per ottenere armi ed equipaggiamenti inediti, tra i quali figura uno dei set più evocativi e peculiari dell'intera espansione.

Decisamente gradito è il ritorno delle "Black Box", missioni di assassinio introdotte in "Assassin's Creed: Unity" che vedranno Eivor dover studiare un approccio particolare e specifico per poter eliminare i bersagli principali della storia. Ognuna di queste attività potrà essere completata in diversi modi, a partire da un approccio "a viso aperto", raggiungendo la vittima designata facendosi largo tra le guardie a colpi di ascia e spada, fino ad arrivare ad approcci più ragionati e cauti, come ad esempio il trovare la chiave che apra un ingresso secondario o l'indossare un travestimento speciale per passare inosservati. In totale vi saranno cinque assassinii da portare a termine, ma non tutti offriranno la stessa quantità di approcci e possibilità. Purtroppo, il completamento di tali attività porta alla luce tutti i limiti e i problemi delle meccaniche stealth del gioco, con nemici spesso onniscienti e in grado di individuare Eivor al minimo movimento, anche se questi stanno guardando altrove...

Non mancano poi nuovi misteri da completare, nuovi fogli volanti da recuperare, e tre nuovi potenti guerrieri da eliminare. Dal punto di vista delle attività ludiche, il DLC offre meno contenuti inediti rispetto alla prima espansione: in circa 5 ore l'intera mappa potrà essere esplorata e ripulita, facendo salire il conteggio complessivo per il completamento dell'espansione a circa 15/20 ore totali.

 

Agiamo nell'Ombra...

 

Dovessimo limitarci a valutare l'aspetto prettamente ludico dell'espansione, "L'Assedio di Parigi" sarebbe un contenuto decisamente buono, ricco di situazioni spettacolari (l'intera sequenza dell'Assedio, che occupa la seconda parte della trama, è decisamente evocativa e d'impatto, seppure metterà a dura prova le console di vecchia generazione...) personaggi carismatici (gli antagonisti, tra i quali spicca Carlo il Grosso, sono ben scritti, anche se il doppiaggio italiano potrebbe portare a perdere alcune sfumature decisamente importanti del personaggio) e fantastiche ambientazioni... ma, purtroppo o per fortuna, essendo questa una pagina dedicata al mondo di Assassin's Creed non possiamo non dare importanza a quella che è la componente di Lore dell'espansione.

E qui, ci ritroviamo di fronte ad uno dei punti più bassi della saga degli ultimi tempi: se il primo DLC forniva quantomeno qualche vaga informazione relativa agli Isu e alla mitologia interna della serie, in questa seconda espansione non solo non ritroviamo alcun collegamento con quella che è la trama principale di Valhalla, ma non abbiamo neppure alcun legame con le tematiche centrali della serie.

Senza entrare troppo nel dettaglio, le vicende di questo contenuto aggiuntivo possono essere descritte come "una nuova avventura di Eivor", che spinge l'acceleratore sulla ormai assodata "viking fantasy" portata avanti sin dai primi trailer a discapito di una "Assassin's Creed fantasy" che in molti - invece - si aspettavano. È quasi sconcertante il fatto che il DLC non riproponga alcun personaggio del gioco principale, neppure quelli che, storicamente, ebbero un ruolo chiave nel corso dell'Assedio. Chi si aspettava collegamenti con certi luoghi mostrati nei precedenti capitoli rimarrà sicuramente deluso: la stessa presenza di un nuovo Studio degli Assassini, anticipato dai trofei dell'espansione, si rivela essere un mero easter egg, privo di una qualsiasi utilità all'interno dell'economia dell'espansione.

Da menzionare infine uno degli elementi peggio gestiti del DLC: nelle prime missioni scopriremo difatti l'esistenza di un misterioso culto segreto che agisce nell'ombra, composto da personaggi di potere che portano avanti un'oscura macchinazione... culto che verrà totalmente dimenticato dopo la seconda missione, senza che vi sia un minimo approfondimento sui loro scopi, sui loro membri o sulla loro origine: nelle fasi finali veniamo apparentemente a conoscenza del "capo" di questo gruppo, in una sequenza decisamente anticlimatica e a tratti forzata. E si che l'esistenza di una branca francese dell'Ordine degli Antichi era stata largamente già confermata: il team di sviluppo avrà probabilmente dimenticato ciò nel concepire questa (inutile) sottotrama.

 

In conclusione

 

La già poco riuscita prima espansione (da un punto di vista prettamente "Loristico"), così come l'altalenante supporto post-lancio dell'ottimo Valhalla, avevano ridotto di non poco le aspettative per questo secondo DLC. Se possibile, lo stesso è riuscito a fare anche di peggio di quanto preventivato, offrendoci un'avventura che non aggiunge nulla né alle vicende di Eivor né alla serie stessa. Quello che ci viene proposto è un contenuto molto buono sotto l'aspetto ludico, ma totalmente insufficiente se considerato come espansione di un Assassin's Creed (e, sia chiaro, questo non vuol dire che ci si aspettava un qualcosa che portasse avanti la trama del Presente o che fornisse risposte fondamentali). Considerando inoltre che, almeno inizialmente, tale espansione avrebbe dovuto chiudere definitivamente il percorso di Eivor, non possiamo che rimanere con l'amaro in bocca, poiché si poteva fare decisamente di più (anche solo con pochi accorgimenti): viene spontaneo chiedersi il perché ci si ostini ad insistere più sull'immaginario legato al "guerriero vichingo" piuttosto che a quello legato ad Assassin's Creed...

 
Abbiamo potuto provare in anteprima il DLC grazie al programma Mentor's Guild e ad Ubisoft, che ci ha fornito un codice per l'accesso anticipato. In una decina di ore abbiamo portato a termine le vicende principali dell'espansione, sorvolando tuttavia su diversi contenuti e luoghi secondari. In termini contenutistici, il DLC si presenta ricco, seppur leggermente al di sotto di quello della prima espansione: chi ha apprezzato la giocabilità del gioco base non potrà non apprezzare quella dell'espansione.

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