Assassin’s Creed Valhalla: Song of Glory Volume: 1 di 3 Data di Uscita: 21/10/2020 Publisher: Dark Horse Comics
Sinossi: Mentre i clan vichinghi regnano in tutta la regione, la pace tra due potenti regni viene compromessa quando un villaggio posto in mezzo ai rispettivi territori viene attaccato. L'ingaggio con gli assaltatori potrebbe portare alla vittoria di un regno o all’alba di una guerra... Nel frattempo ha inizio una missione per delle pregiate armi da lungo tempo ricercate...
N.B. Tutte le considerazioni che vedrete di seguito sono state fatte prima di aver concluso il videogioco Assassin’s Creed Valhalla.
Song of Glory ha inizio...
L’incipit del fumetto ha luogo in medias res, nella contea di Rygjafylke [1], durante un raid in un villaggio da parte di un gruppo di vichinghi asserviti ad un uomo di nome Kjotve [1-2]. La scena viene osservata dall’alto da tre figure, Eivor più due compagni di nome Tora e Dag [2], che discutono sull’opportunità di intervenire o meno visto lo svantaggioso rapporto numerico con i nemici e per il fatto che il villaggio non abbia mai giurato fedeltà a re Styrbjorn, padre adottivo di Eivor. Prima ancora che i due compagni possano definire un piano di azione, Eivor si getta nella battaglia ed affronta, per poi uccidere, un paio di vichinghi.
La scena si sposta improvvisamente sulle sponde del fiume Nistro, un corso d’acqua che attraversa l’Ucraina e la Moldavia, per mostrarci l’arrivo di Sigurd Styrbjornson, fratello adottivo di Eivor, alla ricerca di un fabbro di nome Tekin. Una volta incontrato, il vichingorivela il motivo della visita: una spada degna del fabbro degli déi, una lama forgiata con acciaio damasco. Tekin rivela, mostrandogliela, di avere effettivamente un’arma del genere, chiamata “Vendetta”, ma si rifiuta di vendergliela in quanto destinata al proprio fratello ucciso tempo addietro proprio per mano di un vichingo. Tekin e altri due individui attaccano così Sigurd ma vengono velocemente sconfitti: rimane in vita solo quello che sembra essere l’aiutante del fabbro. Nella bottega sopraggiunge un secondo vichingo, Knud, cugino di Sigurd, che inizia a razziare il luogo, mettendo le proprie mani su diverse armi. Il sopravvissuto, minacciato di essere il corpo di prova per la nuova spada di Sigurd, rivela di essere a conoscenza del luogo in cui risiede un uomo ricchissimo.
Si ritorna così al villaggio vichingo dove Eivor viene colpita al capo e gettata per terra da uno degli assaltatori. Questi afferma di sapere chi sia Eivor e da dove provenga: Kjotve gli ha infatti raccontato di come abbia in passato razziato il villaggio della vichinga e ucciso il padre, Varin. L’assaltatore chiede così ad Eivor di alzarsi e combattere o di morire come il genitore, come un codardo: la risposta si manifesta così in un fendente da per terra che taglia entrambe le gambe del nemico. L’uomo, sanguinando copiosamente, chiede quindi ad Eivor di finirlo e di mandarlo nel Valhalla ma questi si rifiuta accusandolo di non essere degno neanche di dissetarsi con l’urina di Odino.
Nella confusione della battaglia Rog viene ferito alla spalla destra da una lancia ma sopravvive, per gli altri solo qualche ferita di piccola entità: i tre guerrieri possono così ricongiungersi e prendere fiato. Per Eivor e gli altri è tempo di riscuotere ciò che gli è dovuto per la difesa del villaggio e, tra le altre cose, reclamare tale terra in nome del re Styrbjorn, jarl di Stavanger [1]: si rivolge così all’anziano del luogo che, però, rifiuta di giurare fedeltà per via dell’indifferenza che il re ha da sempre dimostrato nei loro confronti. L’anziano arriva addirittura a porre Styrbjorn sullo stesso livello di Kjotve, rimarcando poi come ora le cose non potranno che peggiorare visto che quest’ultimo si sentirà in dovere di inviare ancora più uomini. Il vecchio del villaggio così, trovatosi alle strette, sguaina la spada e attacca Eivor invocando il nome di Odino. La vichinga, pronunciando le stesse parole, pone fine alla sua vita. Gli abitanti del villaggio acconsentono così a preparare un tributo ai tre vichinghi.
Ricordatasi del nemico gambizzato in precedenza, Eivor torna verso di lui e nota una scia di sangue, l’uomo è scomparso. Seguendo gli indizi sulla scena, e attirata da un rumore, la vichinga entra all’interno di un piccolo capanno per poi essere attaccata da una donna ricoperta di tatuaggi. Resa innocua con poca difficoltà, Eivor le domanda se sia una schiava. La donna, che si presenta col nome di Gull, risponde affermativamente indicando di essere la serva di molti: di Kjotve, dei vichinghi, di Sökkvabekkr, nonché il premio di Sága e Idun. È però ora il turno di Gull di fare domande: “Ma chi sei tu? Quale volto indossi, di chi nascondi l’anima?”. Mentre la domanda viene posta, due versioni di Eivor vengono mostrate, una femminile e una maschile.
A tali parole Eivor reagisce con semplice scetticismo nei confronti della donna, accusandola di essere solamente una pazza… una pazza che tuttavia, per le sue abilità con le parole, potrebbe essere un ottimo dono per il padre Styrbjorn.
Di ritorno al villaggio di Stavanger, dove re Styrbjorn risiede, Eivor si appresta a ricevere la meritata accoglienza per via della difesa del villaggio e per la sua conseguente annessione. Le sue aspettative devono però scontrarsi con il padre adottivo che si dimostra tutt’altro che felice: afferma infatti che era riuscito per ben vent’anni, fino a quel momento, a tenere Kjotve lontano da Stavanger. Cercando di scusarsi, Eivor gli porge in dono Gull presentandola come una cantastorie, ma il re afferma che la donna sia ben più di ciò e che la vichinga lo sappia bene. Styrbjorn le consiglia di osservare i vestiti di Gull e, in particolare, anche il collare che porta. Qualunque cosa quella donna sia ha un grosso valore. Il re, rivolgendosi ancora ad Eivor mentre una sorridente Gull li osserva, le confessa di aver portato in casa sua disastro e morte.
Enciclopedia Storica [1]
Rygjafylke Tradotto dal norreno alla lingua attuale, Ryfylke è un distretto della contea di Rogaland, nel sud della Norvegia. È un territorio particolarmente scenico comprendente attrazioni naturali come il Lysefjord, un fiordo caratterizzato da un terreno roccioso e granitico tanto inospitale quanto magnifico, e la montagna Preikestolen, un pulpito di roccia particolarmente suggestivo che si affaccia sull’acqua.
Re Kjotve il Ricco (supposizione, vedere paragrafo “Lore”)
Poco si sa di re Kjotve detto il Ricco, se non che avesse regnato sulla contea di Agder, territorio a est della suddetta Rogaland, durante la seconda parte del nono secolo dopo Cristo. Gli si riconosce di aver condotto i re norvegesi dell’occidente contro re Araldo Bellachioma nella Battaglia di Hafrsfjord dove, però, venne sconfitto vedendosi costretto a scappare.
Stavanger Città nella contea di Rogaland, Stavanger è una delle più vecchie città della Norvegia che ha da sempre beneficiato della sua posizione marittima diventando anche un centro economico nel decimo secolo dopo Cristo. Tra le più importanti tracce dell’epoca vichinga si annoverano quelle risalenti alla Battaglia di Hafrsfjord.
Lore [2]
Dag Non è la prima volta che incontriamo o sentiamo parlare di Dag, membro del Clan del Corvo comandato da Eivor. Il vichingo è infatti già apparso in una demo e in alcuni video come membro dell’equipaggio del protagonista di Valhalla: durante alcune traversate sulla nostra dreki è infatti possibile ascoltarlo mentre racconta alcune storie. Sappiamo già quindi che Dag sopravviverà agli eventi di Song of Glory e che accompagnerà Eivor nella sua avventura.
Kjotve C’è da aprire una piccola parentesi per quanto riguarda questo personaggio. Sebbene il periodo in cui Kjotve, quello nominato “il Ricco”, coincida con quello di Valhalla è stato fatto vedere in precedenza un trailer gameplay in cui appare un Kjotve “il Crudele”. Non ci è ancora dato quindi sapere se si tratti dello stesso Kjotve oppure no. Volendo aggiungere una piccola informazione, anche Dag cita in uno dei suoi racconti un evento legato a un Kjotve: Eivor avrebbe infatti assaltato in passato il clan del nemico ad Avaldsnes.
Il Paradosso Eivor
Veniamo quindi ora a quello che è certamente la parte focale e più interessante del primo volume di “Assassin’s Creed Valhalla: Song of Glory”, la seguente immagine.
La visione di Gull
Come detto in precedenza, nel momento in cui la schiava Gull osserva Eivor ci viene fornita questa particolare visione.
La vignetta è perfettamente divisa a metà, una ci mostra Eivor in versione femminile, come finora era stato, mentre l’altra un nuovo Eivor maschio. Nell’immagine non è presente nessun segno particolare se non delle linee blu che sembrano formare dei cerchi e alcune forme indefinite che ricordano molto vagamente dei cerchi alchemici.
Da questo punto in poi è necessario iniziare a pensare e immaginare cosa tutto questo possa voler dire o significare: alcune ipotesi sembreranno valide, altre più bizzarre, ma ognuna con i suoi pro e contro.
Iniziamo quindi chiedendoci: “Cosa sta succedendo mentre noi guardiamo questa immagine?”.
La cosa più ovvia ed immediata che viene in mente è che non stiamo vedendo altro che il punto di vista di Gull. La donna, per qualche strano motivo, vede qualcosa in Eivor, come la trasmutazione fisica di due anime in un corpo. Le ipotesi possono quindi partire da qui.
È possibile che Gull possieda qualcosa di simile all’Occhio dell’Aquila (Vista di Odino in Valhalla) che le permette di vedere informazioni celate all’interno di Eivor, informazioni che a quanto pare la guerriera stessa non conosce. Di conseguenza nasce un secondo quesito, ovviamente di più difficile risposta: per quale ragione la schiava ha questa visione?
La prima ipotesi che salta alla mente è sicuramente quella a cui siamo stati più abituati a pensare in Assassin’s Creed, ovvero che Eivor non sia altro che un Saggio e che quindi abbia al suo interno un codice genetico modificato. Ovviamente però, quando si cerca di dare una spiegazione a questo fenomeno, è necessario pensare che entrambi i sessi di Eivor sono canonici. È lampante che una delle due versioni della vichinga sia quella vera, quella esistita veramente: Valhalla probabilmente giocherà sul fatto che non ci verrà dato sapere quale delle due. 1) Prendiamo quindi in analisi Eivor donna con la reincarnazione di Aita al suo interno. Non esistono prove a riguardo di Saggi di sesso femminile, tuttavia gli Assassini credono che possa esistere tale possibilità. Gull vedrebbe quindi la versione maschile di Eivor poiché al suo interno dimora anche Aita che, pur essendo un Isu, potremmo definire come maschio. 2) Prendiamo ora Eivor uomo con all’interno la reincarnazione di Aita. La teoria qui inizia già a barcollare: perché mai Gull dovrebbe vedere anche una donna dato il sesso di Aita? Dobbiamo forse pensare che gli Isu non abbiano un sesso definito? La cosa, sembra abbastanza improbabile. La teoria dei Saggi quindi ha una forte crepa senza neanche contare che Eivor non presenta in alcun modo tratti distintivi facciali dei precedenti Saggi.
Una teoria che aveva iniziato a circolare su Reddit, e che ora si sta facendo sempre più popolare, è che Eivor non sia altro che affetto da Chimerismo, una situazione genetica che consiste nella compresenza in uno stesso corpo di più linee cellulari di diversa origine e geneticamente distinguibili. Non è di certo questa la sede per scendere nel particolare scientifico che risiede dietro questo particolare fenomeno ma fatto sta che in un videogioco come Assassin’s Creed, che ci ha sempre insegnato ad aspettarci l’inaspettato, potremmo davvero vedere l’applicazione di una cosa del genere. Resta da chiedersi se tutto questo possa essere davvero rilevato dall’Occhio dell’Aquila che, fino ad ora, si è sempre limitato a valutare le “intenzioni” dei soggetti e mai la loro natura genetica, insomma se un individuo possegga sia geni maschili che femminili.
L’ultima teoria inizia a spaziare molto di più verso la fantascienza e va ad incrociarsi con tutti i discorsi legati al “Rompere il Codice”, inteso come spezzare la realtà e rimodellarla, introdotti dai messaggi in Assassin’s Creed Origins.
Ci sentiamo abbastanza sicuri nel dire che quello che stiamo vedendo proviene dagli occhi di Gull e tutto tenderebbe a farci credere che gli eventi stanno effettivamente avvenendo nel passato. Per scombussolare le cose allora dovremmo chiederci: “E se quello che stiamo vedendo fosse invece un’alterazione dovuta all’Animus di Layla e del Bastone di Ermete Trismegisto?”. Non ci è dato sapere come o perché modificare ricordi del passato possa aiutare i protagonisti di Valhalla, ma sicuramente l’idea non è completamente campata in aria dato che, ora più che mai, l’alterazione della realtà è una possibilità vera e propria. La domanda che quindi può sorgere è perché Gull sia in grado di vedere tutto ciò, dopotutto nel passato questo avvenimento non sarebbe davvero successo. Come Deus Ex Machina per questa teoria possiamo rivolgerci agli Isu che avrebbero potuto piazzare un qualche snodo temporale/nexus in quel momento in modo che si attivasse nell’attimo in cui Layla accedesse a tale ricordo con quelle modalità. Non sarebbe una cosa completamente nuova, dopotutto Minerva l’ha fatto con Desmond (AC2) e Conso con Charlotte de la Cruz (Fumetto della Titans). Ovviamente a discapito di questa ipotesi ci sono alcuni punti. In primo luogo la sua complessità che, per un media come un fumetto, sarebbe particolarmente strano veder utilizzata: inoltre nessuna parte nel Presente è stata mostrata in questo breve fumetto (a meno che non venga svelato verso la fine come per il primo volume di Cospirazioni). In secondo luogo, come ci è stato fatto notare, nel fumetto sono presenti scene con Sigurd: se tutto questo fosse una simulazione dei ricordi di Eivor, allora perché viene fatto vedere il fratello in un altro luogo?
Le possibilità sono moltissime e sicuramente rimarremo tutti sorpresi da ciò che il team di Ubisoft Montréal ha preparato per noi. Purtroppo però per il secondo volume di “Song of Glory” ci toccherà aspettare il 18 novembre quando, per fortuna, Assassin’s Creed Valhalla sarà già uscito! Non resta che aspettare quindi!
Grazie per esservi uniti a noi in questa prima analisi del nuovo fumetto Dark Horse! Ci vediamo fra meno di un mese col secondo numero e la conseguente analisi!
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