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Immagine del redattoreEdward

Sole d'Ambra: la Lancia e l'Occhio

Il 13 maggio Ubisoft ha finalmente pubblicato il primo, attesissimo DLC di "Assassin's Creed: Valhalla": "L'Ira dei Druidi". L'espansione, ambientata in Irlanda, ha visto Eivor affrontare un misterioso gruppo di Druidi, i "Figli di Danu", mentre forniva assistenza al Re Supremo d'Irlanda Flann Sinna nonché a Barid, re di Dublino e cugino della norrena.

Come già discusso nella nostra recensione, le vicende del DLC si sono rivelate decisamente sotto tono per quanto riguarda la componente legata alla Lore della serie: paradossalmente, essendo l'espansione stessa ambientata in un non meglio precisato punto della storia principale, e non dopo la fine della stessa - come invece, storicamente, dovrebbe essere - viene quasi da considerare l'intero contenuto aggiuntivo come un racconto a parte - o "filler", per usare un termine più consono. Quando giungiamo ai "titoli di coda", ci rendiamo conto che nulla di quanto accaduto ha avuto un impatto sulla storia personale di Eivor, né sulla macrotrama di Valhalla e della saga tutta.

L'unica sequenza che sembra trattare certe tematiche avviene al termine della missione legata ai Figli di Danu: una volta eliminati tutti i membri dell'ordine Druidico, Eivor raggiunge la druida Deirdre, la quale prepara una pozione per la norrena che le consentirà di affrontare una sfida diversa da tutte quelle affrontate in precedenza.

Una volta bevuto l'intruglio ottenuto dai frammenti d'ambra sottratti ai druidi, Eivor si ritrova in una sorta di limbo onirico, nel quale deve fronteggiare il mostruoso Balor, creatura ancestrale facente parte della mitologia irlandese. Lo scambio di dialoghi che anticipa tale sequenza appare decisamente curioso: come ben noto, Eivor altri non è che la reincarcnazione dell'Isu Havi - o Odino, se si preferisce - e la druida Deirdre sembra essere in qualche modo a conoscenza di ciò.

La lancia. Molto presto sarà nelle tue mani. Ma devi affrontare Balor. Di certo ti ricordi di lui. Egli è calore, aridità, un sole cocente sulla terra. Sconfisse molti eroi, ma non Wodin. La lancia chiamata Gae Bolg penetra la sua carne. È questo il suo punto debole.

Lo stesso Balor, nella sequenza onirica, si rivolge ad Eivor con parole alquanto curiose.

Ti ho atteso per tutti questi innumerevoli secoli, o Saggia.

Il termine "Saggia", nella versione originale, è invece sostituito dal nome Fjolnir. Tale nome identifica un sovrano leggendario della Svezia, ma è in realtà anche uno dei molti nomi utilizzato dal dio Odino. Sorgono dunque, a questo punto, diversi dubbi.

  1. Che cosa stiamo vedendo? In Valhalla abbiamo avuto modo di rivivere alcuni eventi della vita dell'Isu Havi, grazie all'aiuto di Valka. Il tutto appariva agli occhi di Eivor come una sorta di viaggi onirico, ma si trattava di veri e propri ricordi, filtrati come "eventi mitologici" dagli occhi della norrena. Viene lecito chiedersi se la battaglia con Balor sia anch'esso un ricordo, stando alle parole di Deirdre: "Di certo ti ricordi di lui [Balor]". In contrasto a ciò vi sono però le parole della stessa creatura: "Ti ho atteso per tutti questi innumerevoli secoli". Che cosa significa, dunque? Balor è indubbiamente il frutto di un'illusione, ma legata a cosa? Se non si tratta di un ricordo, visto che vengono menzionati "secoli di attesa", che cosa sta vedendo, Eivor? È inoltre da notare che, nella sequenza, Eivor non assume le sembianze di Havi: una conferma che non si tratta di un ricordo, o una brutale svista degli sviluppatori?

  2. Chi è Balor? Nella mitologia irlandese, Balor era uno dei capi della popolazione dei Fomori, dei semidei avversari dei Túatha Dé Danann, una delle popolazioni primitive che, secondo il mito, abitò l'Irlanda. Come facilmente immaginabile, i Túatha Dé Danann erano degli Isu, informazione molto vagamente menzionata nello stesso DLC (tramite una nota facente parte delle "Cronache irlandesi") ma già confermata, in realtà, all'interno del gioco base, nel quale possiamo trovare alcune incisioni ad opera degli Isu Morrigan e Lug. Proprio Lug fu la figura che, nel mito, uccise il mostruoso Balor, facendo uso della lancia Gae Bolg, che otteniamo una volta sconfitto il mostro. Di Lug e della Morrigan, eccezion fatta per una vaghissima menzione in uno dei dialoghi, non vi è ovviamente traccia in tutto il DLC. In base a ciò è facile identificare anche gli stessi Fomori come un gruppo Isu: in maniera analoga a quanto visto nell'arco di Jotunheim, probabilmente, Balor viene visto come una creatura mostruosa - invece che un "normale" Isu - proprio per via del "filtro mitologico" dovuto al fatto che tale sequenza viene vista attraverso gli occhi di Eivor.

  3. Chi è "Wodin"? La druida Deirdre afferma che tale Wodin è stato l'unico eroe a non essere sconfitto da Balor. Il nome "Wodin" non ha alcun riferimento nella mitologia irlandese o norrena, e l'assonanza con il nome "Odin" porta a pensare che potrebbe essere proprio uno dei tanti nomi utilizzati da Odino. Sappiamo, tuttavia, che nel mito Balor fu sconfitto da Lug, che come menzionato in precedenza era un Isu. Cosa stanno a significare le parole della druida, dunque? Che Lug e questo "Wodin" fossero lo stesso individuo? Se così fosse, in base alle iscrizioni Isu presenti nel gioco base, non ci potrebbe essere alcun legame tra quest'ultimo ed Havi, rendendo dunque ancora più inspiegabile il perché Balor sembri conoscere Odino.

  4. Qual è il ruolo di Balor? L'ultima domanda che ci poniamo proviene direttamente dalle parole del capo dei Fomori. È assodato che lo stesso conoscesse Odino, e probabilmente lo avesse già affrontato in passato. Per quale motivo, però, i due si affrontarono? Che minaccia rappresentava Balor per Havi? Quale era il legame tra Havi e gli Isu norreni con gli Isu irlandesi?

Le iscrizioni Isu presenti nella grotta al di sotto di Stonehenge.

Le (poche) informazioni di Lore presenti nel DLC forniscono un quadro abbastanza confusionario e per nulla completo di quelli che vengono considerati gli "Isu irlandesi". I rimandi presenti nel gioco base non hanno avuto alcun seguito nel corso delle vicende dell'espansione, e quanto mostrato non fa altro che aggiungere (pochi) tasselli che male si incastrano con l'ottimo quadro che il team di Valhalla era riuscito a costruire.

Viene difficile pensare che tali informazioni saranno in alcun modo riprese in un prossimo futuro, lasciando le questioni precedentemente citate in sospeso. Nonostante le premesse di partenza, il DLC non ha saputo affrontare certe tematiche legate alla Lore della serie nel modo in cui ci si poteva aspettare.

Chiudiamo la nostra analisi citando un passaggio della nostra recensione dell'espansione:

Le aspettative per il DLC ambientato a Parigi dovranno essere necessariamente ridimensionate.
 

Ringraziamo Giuseppe e Nikolas dal nostro gruppo Telegram per alcuni spunti di questa analisi!

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